Breve Storia Del Mondo by Ernst Gombrich

Breve Storia Del Mondo by Ernst Gombrich

autore:Ernst Gombrich [Gombrich, Ernst]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: World, History
ISBN: 9788867152629
Google: NEmqLz21j6MC
editore: Salani
pubblicato: 2012-11-13T23:00:00+00:00


tra il popolo e la nobiltà. Infatti non solo erano attivi

nelle università e allargarono la propria influenza come

insegnanti e predicatori della fede in terre lontane, ma

furono spesso anche confessori presso le corti reali e, dal

momento che erano uomini abili e lungimiranti e grandi

conoscitori dell’animo umano, seppero, in quella posizione,

guidare le decisioni e le risoluzioni dei re.

Tutti questi sforzi di rinnovamento della chiesa cattolica

per risvegliare l’antica devozione degli uomini, impedirne

il loro distacco e combattere così la Riforma, hanno

il nome di «Controriforma». All’epoca di queste lotte di

religione gli uomini erano tutti molto seri e rigidi. Seri e

rigidi quasi come Ignazio di Loyola. L’amore dei borghesi

fiorentini per gli uomini dalla bella personalità dirompente

era acqua passata. Si tornò a guardare solo se una persona

era devota e disposta a servire la chiesa. Gli aristocratici

non portavano più vesti colorate e ampie, ma tutti avevano

un aspetto quasi monacale, e vestivano abiti rigidi,

neri e attillati con gorgiere bianche attorno al collo. I loro

volti con le smilze barbe a punta avevano uno sguardo

arcigno e torvo. Gli aristocratici portavano uno spadino

alla cintola, e chi offendeva il loro onore doveva aspettarsi

una sfida a duello.

Quegli uomini dai movimenti calmi e controllati e dalla

rigida cortesia erano quasi tutti dei duri guerrieri. E

impietosi, quando si trattava della loro fede. Ma le lotte tra

prìncipi protestanti e cattolici non furono solo in Germania:

in Francia, dove i protestanti venivano chiamati ugonotti,

la situazione era ancora più tesa. Nel 1572 la regina

francese, la notte di san Bartolomeo, invitò a corte per un

banchetto nuziale tutti gli aristocratici ugonotti e li fece

uccidere. Tanto dura e violenta era la lotta di religione a

quei tempi.

Il capo di tutti i cattolici, il più serio, inflessibile e

impietoso di tutti era il re spagnolo Filippo II, figlio

dell’imperatore Carlo V. Alla sua corte tutto era solenne e

grave. Tutto era regolato da norme precise: chi doveva

inginocchiarsi al cospetto del re e chi in sua presenza

poteva addirittura tenersi il cappello in testa. In quale

ordine veniva servito da mangiare alla tavola di corte e

in quale ordine gli aristocratici dovevano recarsi in chiesa

per la messa. Il re Filippo stesso era un uomo molto diligente

che si occupava personalmente di ogni cosa e scriveva

persino ogni lettera di proprio pugno. Così lavorava

dal mattino presto fino alla sera insieme ai suoi consiglieri,

tra i quali c’erano molti religiosi. Nella sua vita la cosa più

importante era la lotta contro ogni tipo di miscredenza.

Nel proprio paese mandò al rogo come eretici migliaia di

esseri umani, e non solo protestanti, ma anche ebrei e

musulmani che erano rimasti dal tempo della dominazione

araba in Spagna e che praticavano la loro fede di nascosto.

Egli si sentiva protettore e guerriero della chiesa come un

tempo lo era stato l’imperatore tedesco. Così assieme a

una flotta italiana combatté i turchi che da quando avevano

conquistato Costantinopoli stavano diventando anche

una potenza marinara. Riuscì a batterli definitivamente

nel 1571 presso Lepanto, distruggendo la loro flotta a

tal punto che i turchi sul mare non ebbero mai più potere.

Le cose non gli andarono altrettanto bene nella guerra

contro i protestanti. Nel proprio paese, in Spagna, riuscì

- è vero - a farli scomparire, ma a



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